“Quello che fate è in misura all’amore che date”

Una frase che Don Roberto ci ha detto durante la “chiacchierata”, come dice lui, del mercoledì sera. Dopo la partenza del Don Luciano abbiamo deciso di trovarci tutte le settimane con lo storico della comunità, così le altre sorelle e fratelli battezzano Don Roberto, e farci raccontare del passato guidati dagli scritti di Don Cesare.
Una frase tanto semplice quanto nasconde fatica, lavoro e vite. Si perché da questo breve concetto si descrivono le giornate e la vita della comunità e di noi, piccoli ospiti di questa terra , che sempre più si attacca alla pelle e si mescola nel cuore.

Il tempo vola, ma davvero veloce; non ci stiamo dietro, i giorni passano, noi facciamo, ci muoviamo, incontriamo, conosciamo e in un lampo siamo arrivati a luglio.
Questa settimana è passata tra i lavori a Nkuba e i mattoni, sempre a contatto della gente, sempre chiedendomi se è davvero utile quello che faccio.
Vedo la prima risata del giorno, i primi sorrisi, sento frasi di cui capisco solo qualche parola, vedo bambini correre su e giù con la loro pallina di fango, la vecchietta che mi chiede aiuto per alzare gli ibigorigori sulla sua testa. Fulgence mi manda un video su whats app,  Janine in stampelle mi corre incontro e mi prende in giro, Desirè alza il pollice complice in segno di saluto, Ezequiele attende sui gradini fuori casa. Nyundo saluta per strada con riguardo ed eleganza, Esperance da le indicazioni ai lavoratori e ci insegna qualche parola in chirundi, Ive mi ferma e da sfoggio del suo inglese parlando di sogni, futuro e vita. Fabrice mi scrive per raggiungerlo a Buja, Odasia raccoglie i fagioli e urla roca il mio nome, Innocenti ci indica il lavoro, Jonh Mary traduce in Inglese le indicazioni di Innocenti dando una gran mano.
E quanti altri momenti, quanti altri attimi arricchiscono questi giorni che viaggiano veloci. E amo rendermene conto, amo godermeli e a farne parte.
Sorrido ai bambini, rido alle prese in giro di Janine, provo anch’io a caricarmi gli Ibigorigori sulla testa con scarso risultato; rispondo con qualche parola imbarazzata a Fulgence, faccio testa contro testa con Desirè, sospiro a Ezequiele. Ricambio il saluto di Nyundo, dico qualche nuova parola in Italiano a Esperance, provoco Odasia chiamandola continuamente. Mi organizzo con Fabrice, faccio finta di capire le direttive di Innocenti aspettando Jhon Marie, esercito il mio inglese con Ive. Quanto è bello, quanto mi diverte, quasi non me ne rendo conto di quanto è ricca la vita qui.
Sono utile? Probabilmente lo sono in piccola parte: evito qualche fatica a qualche anziano, aiuto i lavoratori in ambiti che non conoscono benissimo, faccio sorridere qualche bambino, organizzo una partita coi ragazzi con un pallone vero… ma poi è forse più bello usare quello in foglie di banane, poi i lavoratori spiegano a me come si arrangiano loro con risultati magari non migliori ma sicuramente efficaci, la vecchietta mi spiega come fare meno fatica e chi sorride di più sono io.
 Avere pazienza, concentrarsi, cercare di capire qualche parola, aiutare a sollevare un peso, dare un passaggio a una mamma con un bambino, essere la mano in più insieme  ad altre venti mani, salutare e fare qualche domanda, questo faccio. Sono un valore aggiunto?  Non penso, ma vivo, conosco e dedico tempo.
Quanti volti, quante voci e quanti occhi neri che ci fissano con curiosità. Quante vite che si muovono affianco a noi, ognuna il suo percorso  nella povertà,  apparentemente uguale per tutti  ma caratterizzato da animi diversi . Quanti nomi, tanti che faccio fatica a ricordarmi, fortuna che siamo in sei e c’è sempre a chi chiedere evitando figuracce.
Quanti sentieri, tra i banani e i fagioli, quanti solchi sulle mani e sui piedi, quante righe intorno agli occhi degli anziani, quanti sorrisi speranzosi e sinceri sui volti dei bambini.
Quanta vita su questa terra rossa che si infila ovunque: nei vestiti, nei capelli, nelle unghie e arriva fino al cuore.

Davide



Commenti

  1. Poesia, dolcezza, sincerità e devozione; hai un cuore grande.

    Continua così!

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